Nell'immaginario comune la presenza etrusca in questo territorio è senza dubbio l'elemento maggiormente radicato e più diffuso, e non a torto.
Storicamente l'Etruria meridionale è stata scenario di grandi e potenti insediamenti, quali Vulci, Gravisca, Caere, Pyrgi, centri importanti e fiorenti che rivaleggiavano non solo con le altre città etrusche della parte settentrionale, ma anche con le grandi città italiche e mediterranee.
DESCRIZIONE
Questo itinerario intende, quindi, proporre un percorso che metta in luce aspetti molto noti e poco noti di questi luoghi, partendo proprio da quello che rimane degli abitati, nello specifico della città di Vulci e dei porti e delle aree santuariali di Gravisca e Pyrgi, sbocco al mare rispettivamente di Tarquinia e Caere, abbinati alla visita dei musei del territorio dove, grazie alla ricchissima panoramica degli oggetti più diversi (come ad esempio il Cratere di Eufronio, databile al V sec. a.C. custodito nel Museo Nazionale di Cerveteri o l'altorilievo frontonale dei Cavalli Alati esposto nel Museo Archeologico di Tarquinia e databili tra V e IV se. a.C.), da quelli comuni di uso quotidiano, a quelli di lusso di importazione alle iscrizioni, è possibile acquisire una conoscenza sfaccettata e tridimensionale della complessità di questa civiltà.
A imprescindibile completamento, si propone la visita alle necropoli di Cerveteri e Tarquinia che con le loro tombe, rispettivamente monumentali e dipinte, a pieno titolo dal 2004 sono entrati nell'elenco dei Siti Unesco.