Il vino veniva consumato in Etruria durante i banchetti e le celebrazioni funerarie, e sono numerose le testimonianze che raccontano le modalità e le tipologie di contenitori utilizzati.
L'itinerario si sviluppa tra le evidenze archeologiche per scoprirne la tradizione antica, e le vigne e le cantine che producono oggi vini di eccellente qualità, nella tradizione millenaria del territorio.
Dal Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia, la cui collezione conserva numerosi oggetti legati alla conservazione e al trasporto del vino, al suo utilizzo e al suo consumo, alla tomba dei Leopardi, alla necropoli dei Monterozzi, con scene di banchetto, in cui viene raccontato anche il gioco del kottabos, che consisteva in una gara tra i commensali nel lanciare le ultime gocce di vino da una coppa verso un piattello posto in cima ad un'asta.
Sono previste due tappe presso delle prestigiose cantine del territorio per fare una visita in una vigna e in cantina condotta da un enologo e delle degustazioni dei vini DOC, tra cui il Giacchè, vino d'eccellenza prodotto con un vitigno autoctono.