Cerveteri antica città etrusca
Virgilio narra che Enea riceve le armi sacre dalla madre Venere, sotto le mura meridionali di Caere. L’identificazione del sito di CAERE con quello moderno di Cerveteri avviene solo nel 1838.
Oggi come un tempo le meravigliose tombe di Cerveteri (Necropoli della Banditaccia) suscitano grande ammirazione nei visitatori: i particolari architettonici scavati nel tenero tufo, le antiche pitture murarie rievocano le architetture e gli arredi delle case aristocratiche etrusche. Di tutte le necropoli ceriti, La Banditaccia è quella che più di ogni altra consente di seguire la costante evoluzione delle forme dell’architettura delle sepolture, e le tombe sono inseriti in spazi frutto di un puntuale studio urbanistico.
Cerveteri possiede anche borghi medioevali di interesse paesaggistico-ambientali: partendo dal borgo del centro storico al Borgo di Ceri, a quello del Sasso.
Suggestiva e da visitare è la “Via degli Inferi” una strada che metteva in comunicazione la città dei vivi con la Necropoli. Lungo la via si aprono i prospetti delle tombe a diverse altezze, con filari di tufo che vanno a completare la parte superiore delle tombe.
All’interno del Museo Nazionale Archeologico Cerite, edificio originario del XII-XII secolo, possiamo ammirare ceramiche locali di età arcaica, restituite in anni recenti all’Italia, dopo essere state trafugate e poi ospitate nel Metropolitan Museum di New York, come il Cratere e la Kylix di Eufronio.
Nei dintorni di Cerveteri si trovano anche aree naturalistiche protette di grande valenza ambientale, come la Palude di Torre Flavia, la Riserva di Macchiatonda e le cascate dei monti ceriti (dette cascatelle).
