Canale Monterano

Canale Monterano borgo immerso nella natura

CANALE MONTERANO
Il comune di Canale fu fondato alla fine del '500 dai coloni toscani e umbri chiamati dal feudatario per disboscare la selva e mettere a coltura nuove terre, e dagli stessi abitanti di Monterano che avevano scelto un luogo meno isolato e più salubre del loro.
Le prime abitazioni di Canale erano costituite da capanne molto simili a quelle che erano usate in campagna per fini agricoli. I primi edifici in muratura furono costruiti quando la popolazione si fece più numerosa. Il centro del paese era costituito da un piccolo nucleo di case attorno ad una chiesetta parrocchiale, ora chiamata Oratorio.
In seguito il bosco fu tagliato più estesamente nella zona longitudinale che ora forma il corso della Repubblica, dove sorsero le abitazioni più importanti, assieme ai negozi e alle botteghe artigiane. 
Con l'annessione al Regno d’Italia, il Comune, comprendente gli abitati di Canale e di Montevirginio uniti, ha assunto la denominazione di Canale Monterano, in ricordo dell’antica città abbandonata.


MONTEVIRGINIO (frazione di Canale Monterano)

I coloni agricoli, reclutati alla fine del ‘500 dai feudatari Orsini per mettere a coltura le loro terre del monte Sassano, formarono un piccolo nucleo abitato alle falde di questa altura trachitica, al quale dettero lo stesso nome di Montesassano, che però ebbe vita breve. I coloni, infatti, pochi anni dopo il loro stanziamento furono spostati più a valle dal duca Virginio Orsini, il quale voleva far posto alla costruzione di un eremo.
Qui ricevettero in dono appezzamenti di terreno fabbricabile sui quali formarono un villaggio, che prese la denominazione di Montevirginio, in omaggio al donatore. Il nuovo abitato si articolava, come oggi, intorno ad un unico grande spiazzo (l’attuale piazza Sant’Egidio) dal quale si dipartivano quattro strade dirette rispettivamente a Oriolo, a Monterano, a Canale e al nuovo eremo. 

FOLKLORE
Tra gli eventi folkloristici, quello di maggiore importanza per gli abitanti del luogo è la rinomata Corsa del Bigonzo o Palio delle Contrade, che si ripete ogni anno, alla fine del mesi di agosto, in onore dei patroni san Bartolomeo e santa Calepodia.
Durante la corsa, ogni squadra è formata da quattro corridori che,disputando batterie ad eliminazione diretta, devono correre lungo il corso di Canale, portando in spalla una barella al cui centro viene incastrato un bigonzo (tipico recipiente in legno usato per la vendemmia).
I corridori, ognuno dei quali porta sulla spalla un braccio della barella, sono così “legati” tra loro e, mentre tentano di arrivare per primi al traguardo, devono cercare il più possibile la coordinazione per evitare cadute rovinose. La corsa è preceduta da una suggestiva sfilata in abiti d’epoca, durante la quale ogni Contrada presenta i propri figuranti ed i preziosi vestiti, il tutto animato da sbandieratori, giocolieri e tamburini.
Molto radicata la tradizione del Buttero, una sorta di cowboy della Maremma.
A Canale Monterano, la figura del Buttero è ancora riconosciuta, apprezzata e tramandata da padre in figlio. Ogni anno, nel mese di maggio, viene organizzato il “Riarto dei Butteri”, una manifestazione tradizionale a cui viene attribuita una grandissima importanza.

PRODOTTI TIPICI
Uno dei fiori all’occhiello di Canale Monterano sono i prodotti tipici, tra cui i formaggi, il miele, l’ottimo olio, la carne ed il meraviglioso pane, realizzato come una volta, tanto da far meritare a questo luogo l’iscrizione nella esclusiva Associazione Città del Pane.

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