L'itinerario procede da nord a sud con prima tappa a Norchia, antico sito abitato sin dal Paleolitico.
In età etrusca fu un centro gravitante nell'orbita di Tarquinia ed ebbe uno sviluppo compreso tra IV e II secolo a.C.: in questa fase vengono create le caratteristiche necropoli rupestri scavate nel tufo, nelle quali la prevalente tipologia delle tombe è a dado o a semidado.
Le tre principali necropoli si sviluppano lungo i fianchi delle vallate scavate dai tre corsi d'acqua: del Fosso Pile (Tomba prostila, Tomba delle tre teste, Tomba Smurinas), del fosso Acqualta (Tombe a tempio o doriche) e del torrente Biedano (Tomba Lattanzi).
Si prosegue verso Blera, centro romano ma che ebbe in età etrusca la sua massima espansione. Le necropoli orientali, tra cui quella del Terrone, sono particolarmente interessanti.
Nella vicina località di Barbarano Romano si trova la necropoli si S. Giuliano, inserita per il suo interesse naturalistico nel Parco regionale di Marturanum.
Questa area archeologica è unica nel suo genere perché offre un panorama completo sullo sviluppo dell'architettura funeraria degli Etruschi, presentando una tipologia che va dalle tombe a pozzo e fossa dell'età del Ferro ai grandi tumuli orientalizzanti, dalle tombe rupestri arcaiche a quelle a dado ellenistiche: scendendo nel fondo della forra sembrerà di fare un viaggio nel tempo, dal VII sec. a.C. al III secolo d.C..
La visita potrà essere completata con una sosta presso il Museo archeologico delle necropoli rupestri di Barbarano Romano.