Splendido itinerario immerso nel Monumento Naturale La Frasca, il grande polmone verde di Civitavecchia, tra paesaggi idilliaci, siti archeologici di antichi porti e una piacevole brezza marina d'accompagnamento.
Alla scoperta del Monumento Naturale in località La Frasca di Civitavecchia, 73 ettari di ambienti costieri che si estendono per una lunghezza di circa 5 chilometri a ridosso del Mar Tirreno. Scarica la brochure dei Percorsi Etruskey, tra natura e archeologia nella terra dei re.
E' una grande risorsa naturale incastonata tra altre aree di grande valore paesaggistico, come il tratto di mare antistante, dove è possibile trovare il Corallo rosso, il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo, e la rara Tartaruga marina. L'area è stata istituita Monumento Naturale nel 2017 dalla Regione Lazio.
Spostandoci dalla riva del mare verso l’interno è possibile ammirare un singolare esempio di biodiversità, caratterizzato da un ambiente forestale costiero con la presenza di 45 diverse specie di avifauna, ma anche un tipico habitat delle scogliere con vegetazione delle coste mediterranee, difficile da vedere nel litorale laziale, piante adattate a vivere in ambienti rocciosi e fortemente salini come i Finocchio marino, l’Enula marina e la Bietola marittima.
La Frasca è costituita anche da una meravigliosa macchia mediterranea, composta principalmente da Mirto, Ilatro comune e Ginestra odorosa, oltre ad una splendida pineta dove è possibile rilassarsi al fresco e godersi l’ambiente naturale.
Lungo il tragitto si incontra inoltre un'area di elevato valore archeologico, l'antica Rapinium o porto di Columna, un insediamento portuale romano sito su di un preesistente abitato preistorico e i cui reperti, recuperati nell’antistante fondale, spaziano dalle ceramiche attiche del VI sec. a.C. fino alle medioevali.
Altre sono le testimonianze storiche presenti a due chilometri di distanza, come la Necropoli alla Scaglia, un prezioso sito archeologico dove ammirare differenti tipi di modalità di sepoltura, dalle tombe più arcaiche del IX sec. a. C. di un pozzetti quadrangolari, a sepolcri di epoca successiva consistenti in una fossa, fino alle tombe più tarde costituite da ampie sale con due lettini.
Immancabile una visita alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione e Sant’Agostino Vescovo, che custodisce la “Madonnina di Civitavecchia” statua devozionale della Vergine che lacrimò sangue umano per 14 giorni dal 2 febbraio al 15 marzo 1995.
Il santuario è divenuto da allora luogo di pellegrinaggio da tutte le parti del mondo.